Una mostra di FineArt by Di Mano in Mano in collaborazione con Anacleto Spazzapan.
Dal 27 gennaio al 19 febbraio 2025
Inaugurazione sabato 25 gennaio ore 18:00
Una colorata mostra dedicata alle sedute di Anacleto Spazzapan, organizzata e curata da FineArt by Di Mano in Mano, al Museo di Arte e Scienza di Milano.
La mostra
Non sembrano proprio essere state progettate per il riposo le sedute della collezione di FineArt by Di Mano in Mano, realizzate da Anacleto Spazzapan, dal 27 gennaio in mostra presso il museo. Concentrati di colore e personalità, sembrano piuttosto dei luoghi sui quali fermarsi con il corpo mentre si viaggia con la mente, stimolatori di buonumore e facilitatori di creatività. Proprio come il loro autore.
Spazzapan e FineArt by Di Mano in Mano si avvicinano grazie ad un incontro che ha rivelato a entrambi una serie di affinità elettive, una comunanza di valori che parte dalla valorizzazione del bello, passando per i concetti di recupero e cura della persone.
E’ proprio la cura delle persone il primo elemento di sintonia con FineArt by Di Mano in Mano. Perché se FineArt è un progetto ambizioso, di valorizzazione di eccellenze di antiquariato, design e arte, Di Mano in Mano, da cui FineArt è nata, è una Cooperativa di Lavoro che si impegna da oltre venticinque anni nel creare opportunità lavorative per la comunità, senza dimenticare i suoi tessuti più fragili.
Il recupero, elevato a stile di vita e non relegato a sforzo estemporaneo, è l’altro grande elemento di vicinanza tra Spazzapan e FineArt. La divisione dedicata alle eccellenze della Cooperativa milanese celebra infatti il recupero che diventa bellezza pura che vuole e deve essere condivisa.
E’ proprio questo l’obiettivo che si pone FineArt con la mostra “Sedersi per rimanere in movimento”: condividere in anteprima la bellezza e il genio delle sedute di Anacleto Spazzapan, nella cornice di un apprezzato museo nel cuore di Milano.
“Siediti al sole. Abdica e sii re di te stesso”, scriveva Pessoa.
Anacleto Spazzapan
Spazzapan è un eterno ottimista, con la meraviglia sempre negli occhi e quell’innocenza priva di gerarchie che gli fa apprezzare ogni materiale, ogni colore e ogni oggetto di recupero allo stesso modo. Il suo studio è pieno zeppo di ogni tipo di oggetto, di ogni tipologia ed epoca, che guida il suo creare.
Un po’ designer e molto artigiano, come ama definirsi, dedica anche più di un mese ad ogni seduta, che realizza con diverse tecniche e facendosi ispirare dai materiali di volta in volta a disposizione. Perciò troviamo le serie più pop e quelle minimaliste, quelle a merletto e quelle rivestite di stoffa, quelle che imitano forme organiche e naturali.
Anacleto, che di base vive in Lombardia e nella sua vita ha viaggiato tantissimo, ha una passione per l’oriente dove è stato un centinaio di volte. In entrambi questi angoli di mondo ha stretto solidi rapporti personali e professionali con alcuni collaboratori, che nel tempo sono diventati compagni insostituibili dei suoi progetti.
Classe 1943, nato a Luino (VA) e da anni residente a Stezzano (BG), diplomatosi come geometra, inizialmente la sua carriera lavorativa si sviluppa proprio in quest’ambito, prima con progetti abitazionali e poi per locali pubblici. Ma fin da subito emergono la sua creatività e la sua voglia di mettersi alla prova. Da lui contati, fino a ora ha svolto 36 lavori delle tipologie più disparate: dal vetraio all’antiquario, dal pizzaiolo al venditore di animali e in particolare di pesci tropicali. È proprio quest’ultimo impiego a portarlo in Indonesia, terra e cultura delle quali si innamora e che sono imprescindibili per la sua attuale attività di artista e designer. In uno dei suoi soggiorni conosce infatti due operai rimasti senza lavoro e da qui la decisione di aiutarli aprendo una piccola impresa per assumerli e commissionare loro la realizzazione dei suoi progetti, per lo più sedute. Il suo catalogo vanta numerosi esemplari, raggruppabili in differenti tipologie ma mai uno uguale all’altro, che esprimono la sua volontà di sperimentare nei diversi ambiti, dall’uso dei materiali (metallo, legno, tessuti) alle forme, talune più geometriche, altre più organiche, come vera e propria rielaborazione della natura. Nei suoi progetti Spazzapan si lascia influenzare dalle numerose contaminazioni culturali da lui incontrate e fatte sue, come la passione per l’arte africana, della quale è grande collezionista, e ancora il Liberty e l’arte antica, apprezzate durante gli anni da antiquario. Un uomo dalle mille vite, in grado di riversarle e comunicarle, assieme a una personalissima visione del mondo, nella sua arte.
Ingresso gratuito
Per saperne di più: www.fineart.dimanoinmano.it
Informazioni presso la segreteria del museo 02.72022488 oppure a info@museoartescienza.com
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