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Il tempo sospeso

Mostra di Maurizio Brambilla

A cura di Alberto Moioli

Inaugurazione sabato 15 marzo ore 17:30

La mostra

Il Museo d’Arte e Scienza di Milano ospiterà, a partire dal 15 marzo, le mostre personali di Gladys Sica e Maurizio Brambilla, due artisti diversi per linguaggio e formazione, ma uniti da una straordinaria capacità di trasportare lo spettatore oltre i confini del reale, in dimensioni ricche di simboli e significati profondi.
L’esposizione rappresenta un’occasione preziosa per immergersi in due percorsi creativi paralleli, che intrecciano ricerca artistica, filosofia e introspezione, offrendo allo spettatore uno spazio di riflessione sulle infinite possibilità dell’espressione visiva.

Maurizio Brambilla-Il Tempo Sospeso

dal 15 al 21 marzo 2025

Maurizio Brambilla gioca con la sospensione del tempo e dello spazio, muovendosi tra realtà e immaginazione. Le sue opere si ispirano alla tradizione del Realismo Magico, ma si spingono oltre, in un territorio personale e originale. Ogni tela diventa un racconto silenzioso, in cui il quotidiano si trasforma in visione. Con una luce delicata e un rigoroso controllo formale, Brambilla riesce a restituire la straordinarietà dell’ordinario, evocando un senso di mistero e di nostalgia per spazi e tempi sospesi.

Biografia

Pittore e scenografo, nato a Milano nel 1952, si diploma all’istituto Beato Angelico di Milano e nel 1975 ottiene il Diploma di Pittura e Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera, sotto la guida dei Proff. Tito Varisco e Domenico Purificato. In aggiunta alle numerose mostre personali ha partecipato a varie collettive e concorsi, ottenendo premi e riconoscimenti.
In campo scenografico ha firmato scene e costumi per vari teatri ed enti lirici dal 1976 a 1986 e alla RAI TV di Milano. Dal 1982 fino al 2003 ha svolto il ruolo di Commissario di esami di Scenografia presso l’Accademia di Brera. Dal 1990 al 2016 è stato responsabile della Direzione Scenografia di Mediaset a Cologno Monzese e Milano. Nel 2022 è oggetto di interesse da parte di gallerie d’arte statunitensi.

La sua pittura è caratterizzata da una luce delicata e sospesa, che avvolge gli elementi con discrezione, amplificando la sensazione di mistero. Oggetti comuni, figure silenziose e ambientazioni familiari diventano simboli, porte aperte verso narrazioni che oscillano tra sogno e realtà. Il visibile si arricchisce di significati nascosti, mentre il tempo e lo spazio sembrano sfuggire a ogni definizione precisa.
Brambilla si muove con maestria tra precisione formale e libertà espressiva, restituendo nelle sue opere una poetica del dettaglio capace di rivelare la straordinarietà nell’ordinario. Ogni tela è un invito a perdersi nella narrazione visiva, a cogliere il respiro lento del tempo e a scoprire nuove prospettive dietro l’apparente semplicità delle immagini.
Le sue stratificazioni pittoriche si offrono come racconti muti, dialoghi silenziosi che accompagnano l’osservatore in un viaggio interiore. Il suo lavoro è un continuo gioco di rimandi tra visibile e invisibile, tra realtà e immaginazione, suggerendo percorsi sempre nuovi e offrendo molteplici chiavi di lettura.
Maurizio Brambilla non si limita a rappresentare, ma trasforma ogni immagine in una visione aperta, uno spazio di riflessione in cui il reale e l’immaginario si incontrano, dando vita a un’esperienza estetica profonda e coinvolgente.

“È un vero privilegio presentare entrambe le mostre. Collaboro con Maurizio Brambilla da diversi anni e ho avuto il piacere di seguirne da vicino l’evoluzione artistica e umana, ammirando la sua capacità di sperimentare, di mettersi in gioco e di crescere costantemente sia dal punto di vista stilistico che qualitativo.
Gladys Sica, con la sua arte ricca di suggestioni simboliche e spirituali, mi ha da subito conquistato per la forza evocativa del suo linguaggio e la profondità del suo messaggio. Le due mostre personali sono una conferma della serietà del loro percorso espressivo e della loro crescente affermazione in ambito istituzionale.
Desidero infine ringraziare Gladys e Maurizio per la fiducia che mi hanno accordato, permettendomi di accompagnarli in questo viaggio artistico. Con loro ho condiviso non solo l’esperienza di scrivere testi e presentare mostre, ma anche la rara e preziosa opportunità di osservare da vicino la nascita e l’evoluzione delle loro opere. Entrambi mi hanno insegnato qualcosa di profondo: l’arte non è solo tecnica, ma è vita, coraggio e continua ricerca. Ogni loro creazione porta con sé il segno di una crescita personale, di un dialogo intimo tra visione e realtà.
Ringrazio di cuore anche il Direttore del Museo, Peter Matthaes, e il suo staff, professionali e sempre disponibili, che hanno reso possibile questa preziosa occasione espositiva, offrendo a Gladys e Maurizio uno spazio che esalta al meglio la bellezza e il significato del loro lavoro.” Alberto Moioli dir. Ed. Enciclopedia d’Arte Italiana”. (Alberto Moioli – Direttore editoriale dell’Enciclopedia d’Arte Italiana)

Informazioni presso la segreteria del museo 02.72022488 oppure a info@museoartescienza.com

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