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Arte Africana
La collezione
Dal 10 ottobre 2018 si possono visitare le 4 sale dedicate all’Arte etnografica Africana, qui si può ammirare la bellezza della collezione: statue, troni, tessuti, tamburi, oggetti di culto e ovviamente tantissime maschere espressione dell’incredibile varietà di forme, di colori, di tipologie e di utilizzi, portatrici di significati, avatar di spiriti, controllori, giudici e guardiani.
ARTE AFRICANA
Alcune delle nostre opere
Un’altra nuova iniziativa è “L’Oggetto del Mese”. Ogni mese viene esposto un oggetto diverso e il pubblico potrà esprimere il proprio parere. Il crowdsourcing vuole essere un passo in avanti per cambiare la prospettiva, ovvero, all’esperto si affianca la comunità di appassionati d’Arte etnografica Africana, comunità sempre più informata, sempre più preparata e la cui estensione ha sempre meno confini e può arrivare a coinvolgere direttamente la persona africana, avvicinandoci a uno storico cambiamento di prospettiva. L’Arte raccontata e vista non più dall’occidentale bensì dall’africano. Una bella occasione di integrazione.
“Vogliamo parlare di arte africana per sottolineare come i popoli africani siano ricchi di storia e di cultura -conclude Peter Matthaes- vogliamo sottolineare la sensibilità artistica e umana di queste culture, vogliamo trasmettere il rispetto che meritano e il diritto alla diversità”.
Provenienza degli oggetti
Gli oggetti della collezione Matthaes hanno, come spesso accade per le grandi collezioni, una provenienza molto eterogenea. Gli oggetti sono infatti stati acquistati direttamente da Case d’Asta, da Gallerie specializzate sia italiane che internazionali e in piccola parte anche da altri collezionisti italiani.
Ogni oggetto è stato analizzato dal laboratorio del museo sia attraverso le analisi di datazione scientifica, sia di studio microscopico e spesso chimico della patina, permettendo di fare una selezione molto accurata e aumentando così la qualità complessiva di tutta la collezione.
Incontro con l’oracolo
Favola in realtà aumentata
“Per avere un’idea su quella che è la reale funzione di questi oggetti, nasce il progetto: Incontro con l’oracolo – spiega Peter Matthaes, direttore del MAS – Attraverso un’ambientazione suggestiva che fa riferimento alla Foresta degli Spiriti e grazie all’utilizzo della moderna tecnologia, e nello specifico alla realtà virtuale, si è cercato di far vivere una possibile esperienza “di contatto con il mondo degli spiriti” a 360 gradi”.
Nella Foresta degli Spiriti si potrà indossare una maschera alla quale è stato applicato un visore per la realtà virtuale. Ci si immergerà in una foresta dove uno spirito, nelle sembianze di una tartaruga, (si è scelto questo animale in riferimento allo spirito mitologico Evu dei Fang del Gabon e una maschera Ngil sempre dei Fang) si farà seguire e ci condurrà a due possibili scenari: uno positivo e di libertà, l’altro negativo e di prigionia, ricordandoci che queste maschere hanno anche funzione di giudizio, vale a dire, vengono usate per emettere sentenze.
ARTE AUTENTICA
Il Laboratorio
Arte Autentica, il laboratorio del Museo, da oltre vent’anni si occupa di perfezionare i metodi scientifici già esistenti e di elaborare nuovi metodi per l’accertamento dell’autenticità nell’arte e nell’antiquariato.
Eventi e News
Arte Buddhista
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MUSEO ARTE SCIENZA MILANO
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